Le ultime elezioni americane hanno dato un nuovo slancio americano augli equilibri geopolitici globali mentre l’Europa appare fragile e chiamata a ripensare il proprio ruolo. La crescente centralità degli Stati Uniti e di un presidente capace di condizionare l’agenda internazionale mette sotto pressione un sistema già instabile, facendo vacillare non solo i rapporti interni all’Unione Europea, ma anche istituzioni multilaterali come l’ONU e le alleanze internazionali, oggi in evidente affanno.
Per offrire una chiave di lettura strategica e operativa di questo scenario, Porsche Consulting Italia ha organizzato un incontro presso la sede dell’ISPI. L’evento si è aperto con l’intervento di Paolo Magri, direttore dell’ISPI, seguito da una tavola rotonda moderata da Josef Nierling ,CEO Porsche Consulting Italia, con il contributo di Monica Poggio, CEO Bayer Italia, e Paolo Dellachà, CEO De Nora.
«Siamo entrati in quella che l’Economist ha definito l’età del caos. Un caos che può essere devastante o creativo», - ha sottolineato Paolo Magri. «Trump, la Cina, la Russia, il Medio Oriente: gli equilibri geopolitici sono più fragili e meno prevedibili che mai. Per le imprese significa che non è più sufficiente analizzare scenari ma la politica internazionale deve permeare i board aziendali».
Monica Poggio e Paolo Dellachà hanno evidenziato all’unisono come la politica sia ormai una variabile strutturale nelle scelte aziendali: le imprese devono integrare la gestione del rischio geopolitico in ogni decisione strategica – dagli investimenti alla resilienza organizzativa – rafforzando al tempo stesso la capacità di adattarsi rapidamente a un contesto instabile, diversificando mercati e filiere e investendo costantemente in innovazione per mantenere competitività e continuità operativa.
« Dopo una fase di apnea e immobilismo che ha contraddistinto la prima parte del 2025 è arrivato il momento di valutare analiticamente il miglior footprint produttivo globale e avviare una nuova fase di forti investimenti, sia nell'innovazione, come ad esempio nell’intelligenza artificiale per rendere più produttive le fabbriche europee, sia nella crescita estera per trainare le nostre catene di fornitura » – ha concluso dal palco Josef Nierling, amministratore delegato Porsche Consulting in Italia.