Per essere vincenti, le aziende manifatturiere dovranno ottenere un perfetto equilibrio tra intelligenza umana e artificiale, e sviluppare il proprio business in maniera eco-sostenibile.
Ogni impresa avrà il suo “perfect mix” di competenze umane e tecnologie e non ci saranno “fabbriche deserte”: una fabbrica senza persone, non è né affidabile, né economica, né flessibile. Serve infatti fare leva su caratteristiche tipicamente umane quali le capacità di decidere la direzione strategica, di immaginare il futuro e di motivare le persone al cambiamento. Questo resta l’elemento imprescindibile per ogni impresa di successo, un mix tra intelligenza umana e artificiale che contribuirà a ridisegnare l’industria del futuro.
Ma ciò non basta, la produzione deve anche essere sostenibile, altrimenti nessun futuro sarà possibile. Occorre intervenire sulla propria strategia integrando una visione di economia circolare, dallo sviluppo del prodotto al riciclo dei materiali passando per un sistema produttivo sostenibile sia nelle proprie fabbriche sia presso i fornitori.
Per ottenere tutto questo, i leader di domani dovranno lavorare sulla trasformazione della cultura, sul comportamento delle persone, su “come fare le cose” e non su “cosa si deve fare”. Nella visione a lungo termine non bisogna porre troppa enfasi nell’allineare le competenze delle persone alle tecnologie entranti: la tecnologia aiuterà la tecnologia, che sarà quindi sempre di più facile utilizzo. È fondamentale quindi promuovere l’agilità di apprendimento e far brillare i potenziali individuali.
È possibile leggere l’intero articolo al seguente link
Josef Nierling | Innovation Post | 26 Settembre 2019